La critica più comune rivolta fino a qualche tempo fa alle auto giapponesi era espressa in questi termini: vanno benissimo ma non hanno personalità, sono anonime. Tempi passati, decisamente. Soprattutto se si ammira la Lexus LC 500, svelata al Salone di Detroit 2016. Quei pochi che un giorno avranno la fortuna di vederla passare per strada non potranno fare a meno di voltarsi e rimanere stupiti.
Cos’è Lexus? E’ il marchio di lusso del gruppo Toyota. Questa parola è una sigla, significa Luxury Exportation United States, esportazioni di lusso negli Stati Uniti. Infatti questa costola del colosso giapponese nacque nel 1989 proprio per aggredire il ricchissimo e maledettamente competitivo mercato americano, all’epoca il più importante al mondo. La concorrenza è fortissima anche oggi ma la casa del sol levante ha tutte le carte in regola. E con questa LC 500 compie un vero salto di qualità, perché questa coupé è una vera e propria supercar. Non solo: il suo design è decisamente originale, nessun’altra auto, interna o esterna alla casa, le somiglia neanche lontanamente. L’impostazione stilistica deriva dal concept LF-LC, introdotto nel 2012.
Lexus LC 500: lusso dinamico
Cominciamo dall’interno, dove si può esplorare meglio la L di Lexus e Lusso. Il marketing della casa lo definisce per la precisione “lusso dinamico”. Significa che l’atmosfera di ricchezza che si respira in questo abitacolo è asservita allo scopo di esaltare le grandi prestazioni che assicura la meccanica, di cui parleremo poi. Ci si potrebbe perdere in mezzo a tutta quella pelle pregiata e bellissima e a tutta la preziosa Alcantara immessa a profusione; ma un’osservazione attenta rivela ad esempio che il sedile guidatore è studiato affinché l’altezza dell’anca sia il più possibile vicino al centro di gravità del veicolo. Questo perché in tale posizione si avvertono meglio le sensazioni legate alla guida; in altri termini, quello che il grande Niki Lauda definì “avere il sedere sensibile”, una dote naturale che permette al pilota di capire meglio la vettura in corsa, oggi è una prerogativa regalata dall’auto anche ai comuni mortali che non sono nati assi del volante. Inoltre, gli interni della LC 500 esaltano le loro caratteristiche nei punti dove l’occhio del guidatore va naturalmente a posarsi.
Lexus LC 500: linee mozzafiato
Passiamo all’esterno. C’è da restare a bocca aperta. La Lexus LC 500 riassume nel suo aspetto la parola “osare”. E’ perfino difficile descriverla a parole. Cominciando dalla sezione anteriore, qui il gioco visivo è stupendo. La grande clessidra tipica della calandra di tutte le Lexus qui è portata all’estremo; è perfetto il gioco geometrico tra le rientranze della clessidra e le “frecce” disegnate dai Led delle luci diurne, a loro volta perfettamente inglobati nel triangolo formato dai fari, a loro volta genialmente raccordati tramite altri Led ai “baffi” verticali che costeggiano le prese d’aria laterali. Grandiosa.
Il profilo è mozzafiato. Questa Lexus è una GT coi controfiocchi, lo dicono la linea filante e le varie prese d’aria che esprimono potenza da vendere, prima ancora di conoscere i dettagli del motore; è anche molto lunga e imponente (4.76 metri). Passiamo dietro. Squadrata, cattiva, originale anche qui grazie ad un elemento argentato che racchiude i fanali fino a formare una sorta di impugnatura, ma che visto nell’insieme regala altri due bei baffoni verticali anche sulla coda. Veniamo al motore, dobbiamo parlarne perché qui conta parecchio. Ci si attenderebbe una soluzione rivoluzionaria o quantomeno ibrida, dato il gruppo di cui fa parte. Invece no, troviamo un classico V8 aspirato 5.0 che esprime ben 467 cavalli, per il puro piacere della guida. Ma è leggerissimo, tutto in alluminio, abbinato ad una trasmissione questa sì inedita, un’automatica a ben 10 rapporti, più leggera però di quelle che ne hanno “solo” 8. Il tutto si traduce in un’accelerazione da 0 a 100 Km/h in 4.5 secondi. Voglia irresistibile di guidarla? Non siete i soli.
[Photo by ufficio stampa Lexus]