L’azienda Maserati nasce il 1° dicembre 1914 per volontà di Alfieri Maserati (Wikipedia) ed è inizialmente operativa per sviluppare auto per gare su strada “Isotta Fraschini”. In seguito al primo dopoguerra, l’imprenditore diventa pilota e gareggia in circuiti importanti come Mugello, Aosta-Gran San Bernardo e Susa-Moncenisio prima di guadagnarsi una squalifica quinquennale (nel 1924) e dedicarsi totalmente alla carriera d’industriale. Nel corso dei successivi due anni è fabbricata la “Tipo 26”, vettura pronta ad esordire alla Targa Florio e caratterizzata dalla primissima adesione del simbolo Maserati (un tridente stilizzato e ispirato alla fontana del Nettuno).
Maserati, il ritiro dalle competizioni
Nel 1937 l’azienda passa di mano a Adolfo Orsi ed è trasferita da Bologna a Modena, in viale Ciro Menotti. Durante la Seconda Guerra Mondiale la Maserati produce candele di accensione e batterie; in seguito al termine del conflitto l’attività automobilistica riprende forma e presenta la A6 1500, una Gran Turismo affidata al celebre ed esperto pilota Alberto Ascari. Nell’anno 1957 Juan Manuel Fangio conquista il titolo mondiale a bordo di una Maserati 250F ma, per via delle difficoltà finanziarie, la casa automobilistica decide di porre ufficialmente fine alla propria partecipazione in competizioni sportive: nonostante l’accaduto, la mitica Tipo 60 targata Maserati è utilizzata dalle scuderie più prestigiose del tempo ed i motori V12 da 3000 cm cubi di cilindrata prodotti dalla modenese sono montati sulle vetture Cooper della Formula 1 (stagione 1966,1967,1968 e 1969).
I passaggi di proprietà
Nel 1968 passa sotto il controllo di Citroen, che equipaggia il proprio modello sportivo “SM” con il propulsore dell’italiana. La casa francese risente molto della crisi petrolifera dei primi anni 70 e, nell’estate del 75’, l’imprenditore italo-argentino Alejandro De Tomaso (insieme alla GEPI) decide di acquisire buona parte di Maserati: ne diviene amministratore, e risolleva ben presto le sorti del tridente anche grazie a prodotti come la Biturbo, realizzata in versione coupé e spyder. Durante gli anni 90 e 2000, la Maserati è protagonista di una situazione definibile come un “tira e molla”: nel 1993 De Tomaso cede le proprie quote alla Fiat; nel 1997 Maserati diviene di proprietà di Ferrari e dal 2005, è nuovamente di Fiat Group. All’inizio del nuovo millennio, la nuova Spyder debutta in anteprima mondiale al Salone dell’automobile di Detroit: ne consegue un incredibile successo e gli Stati Uniti divengono il principale mercato di riferimento per la società.
I festeggiamenti del centenario
Recentemente, Maserati ha potuto festeggiare anche i suoi primi cento anni di storia: nel 2014 sono state numerose le iniziative, festeggiamenti ed eventi organizzati per rendere omaggio alla casa automobilistica (come la mostra presentata all’Autodromo di Monza) che ne ha approfittato per lanciare al Salone di Ginevra il proprio concept coupé denominato “Alfieri”.
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