Era il 21 dicembre 1964 quando usciva “In ginocchio da te“. Un film che avrebbe consacrato Gianni Morandi. Ci sembra giusto celebrarlo. Gian Luigi Morandi nasce l’11 dicembre del 1944, in un paesino situato sull’appennino bolognese, Monghidoro. Cresce insieme alla famiglia, semplice e di modeste condizioni economiche: suo padre Renato lavora come ciabattino, mentre sua madre Clara ricopre il ruolo di casalinga. Educato secondo l’ideale marxista, il giovane Morandi inizia a lavorare come venditore di bibite e aiuta il padre in negozio durante il giorno; inizia a coltivare inoltre la sua passione per il canto, esibendosi in alcuni cinema della sua città natale.
Gianni Morandi: Icona di una gioventù
Amante dello sport, cerca di intraprendere anche la carriera di pugile (con scarso successo) poco prima di partecipare al concorso “Voci Nuove Disco d’Oro” di Reggio Emilia: qualificato per la finale, si classifica nono dietro a Paola Neri, Iva Zanicchi e Orietta Berti. Il 15 aprile del 1962 conquista il Festival di Bellaria ed il giorno seguente (a Roma) viene ingaggiato dalla RCA Italiana. Debutta nel mondo della musica con il classico tormentone “Andavo a cento all’ora”, scritto da Tony Dori e Franco Migliacci, ed inciso con l’orchestra di Ennio Morricone. Il successo discografico di Gianni Morandi si consolida con “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”, che consacra il giovane cantante come icona di una generazione italiana.
Illusione di felicità e definitiva ascesa
Poco più che ventenne, Morandi è protagonista sugli schermi della RAI e conquista il Cantagiro del 1964 con “In ginocchio da te”. Grazie ai nuovi “musicaretti”, ovvero gli odierni videoclip musicali, Gianni incontra Laura Efrikian, bellissima figlia di un noto direttore d’orchestra ed attrice affermata: dopo essersi fidanzati, i due decidono di sposarsi in gran segreto il 13 luglio del 1966. Un’annata speciale per Morandi, che conquista anche la sua prima Canzonissima, la sua seconda vittoria al Cantagiro e debutta con un brano scritto da Mauro Lusini: rivolto alla guerra del Vietnam, destinato al successo e ad entrare nella memoria degli italiani, si tratta di “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”. Nel 1967, svanisce la spensieratezza del giovane: la sua primogenita (Serena) viene alla luce ma muore dopo poche ore, Morandi è inoltre costretto a partire proprio per il servizio militare e quindici mesi di assenza dalle scene rischiano inevitabilmente di rovinare prematuramente la sua carriera. Una Crisi professionale e crisi di vendite colpiscono il Gianni Morandi degli anni 70, che si risolleva solamente all’inizio del successivo decennio, grazie all’interpretazione di “Canzoni stonate” che gli consentono di farsi conoscere anche oltreoceano. Nel 1987, conquista il suo primo Festival di Sanremo (insieme a Umberto Tozzi ed Enrico Ruggeri) con “Si può dare di più”, ed apre le porte agli anni 90 con il singolo “Banane e lampone”. (i tre segreti (web) di Gianni)
Il successo sul piccolo schermo
La sua carriera di presentatore televisivo ha infine inizio con il programma “C’era un ragazzo” del 1999. Nel 2002, è la volta di “Uno di noi” (abbinato alla Lotteria Italia) e successivamente di altri grandi varietà come “Non facciamoci prendere dal panico”, oltre alla conduzione del Festival di Sanremo del 2011 ed i diversi spettacoli musicali presentati all’Arena di Verona. (ottimo post di Wired.it sulla sua pagina fan)
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