Cerca
Close this search box.

Ferrari 488 Spider: il cavallino conquista Francoforte

Ferrari 488 Spider
La splendida Ferrari 488 Spider ha fatto il suo debutto al Salone di Francoforte. Ecco tutte le curiosità sulla nuova nata del cavallino rampante.

Ferrari. E l’articolo potrebbe finire qui. Ogni ulteriore parola sarebbe superflua. Ma forse possiamo azzardare qualche frase in più per descrivere la Ferrari 488 Spider, l’ultima stella nata in quel di Maranello, che vede il Salone di Francoforte 2015 come primo palcoscenico ufficiale. In termini molto spartani, la Ferrari 488 Spider è la versione scoperta della coupé 488 GTB. Le somiglianze sono totali, nel senso che questa spider non perde assolutamente nulla delle prestazioni da sogno che fanno della coupé l’ennesimo capolavoro munito del cavallino rampante; quel simbolo donato nel 1923 ad Enzo Ferrari, per essere usato sulle vetture da lui pilotate, dalla madre di Francesco Baracca, asso dell’aviazione scomparso nel 1918; il pilota eroe della prima guerra mondiale infatti apponeva proprio tale stemma sulla carlinga dei suoi aerei. E i cavalli sono sempre stati tantissimi sulle vetture di Maranello. Quindi anche sulla 488 Spider. Il propulsore è lo stesso che spinge la GTB. Si tratta, lo ricordiamo, di un V8 3.9 turbo montato in posizione posteriore centrale. I 670 cavalli di potenza massima erogati ad 8.000 giri, uniti all’esuberante coppia massima di 760 Newton metri disponibili a 3.000 giri, consentono la bruciante accelerazione da 0 a 100 Km/h in 3 secondi netti; la 488 Spider scatta inoltre da 0 a 200 in 8.7 secondi: un tempo che molte auto normali sognerebbero per raggiungere solo i 100.

Ferrari 488 Spider: telaio rigido e leggero

La Ferrari 488 Spider va forte come la coupé, abbiamo detto. Merito di un telaio eccezionalmente rigido e leggero costruito in undici diverse leghe di alluminio e altri materiali come il magnesio, il che ha contribuito a mantenere la stessa rigidità torsionale e flessionale della GTB. Usando termini meno specialistici, significa che il telaio è in grado di resistere molto bene alle forze che durante la marcia lo possono deformare e che quindi diminuiscono la tenuta di strada della vettura, compromettendone di conseguenza le prestazioni. Una parte non minima del merito va ovviamente anche al tetto rigido ripiegabile. Sparisce e riappare in soli 14 secondi; inoltre fa risparmiare 25 Kg rispetto ad un tetto convenzionale in tela. Soprattutto, durante la marcia chiusa il comfort acustico e climatico è di gran lunga migliore. (Ecco perché la Ferrari è un cavallino rampante: leggi qui)

Le prestazioni

Torniamo un attimo sul motore, perché in una Ferrari contano soprattutto le prestazioni. Uno dei problemi intrinseci ai turbocompressori è il cosiddetto turbo-lag, cioè il ritardo di risposta. Poiché la turbina viene azionata dal flusso dei gas di scarico, è necessario che prima un certo quantitativo di carburante venga bruciato perché tali gas si formino. Quindi deve trascorrere un certo tempo dal momento in cui si preme l’acceleratore a quello in cui la turbina entra in funzione. Nei primi motori turbo questo ritardo di risposta era notevole, infatti l’uscita di curva era sempre la fase più critica. Si compensava con enormi pressioni di sovralimentazione per fornire accelerazioni brutali, il che provocava maggiore stress su tutti i componenti della macchina, velocizzandone l’usura.
Altra epoca. Oggi la tecnologia informatica e quella dei materiali sono progredite al punto che i migliori motori turbo hanno reso i ritardi quasi impercettibili. E la Ferrari non è seconda a nessuno in quanto a progressi tecnologici. Infatti gli ingegneri di Maranello sono riusciti a ridurre il ritardo a soli 0.8 secondi: due battiti di ciglia. L’erogazione della potenza avviene praticamente come se il motore fosse naturalmente aspirato. Ma non lo è. Rispetto alla progenitrice 458, la 488 guadagna 100 cavalli, consumando meno (11,4 litri per 100 Km sul ciclo urbano contro 13,7). (qui il sito ufficiale della Ferrari 488 Spider)

Per quanto riguarda le doti dinamiche, cioè il comportamento stradale, la Ferrari 488 Spider ha ottenuto accelerazioni in uscita di curva superiori del 12% rispetto alla 458 Spider. Che non era certo un Suv. Per concludere, una finezza che conferma, una volta di più, quanto ogni Ferrari sia progettata per andare in simbiosi con chi ama la guida ultrasportiva. Il lunotto è completamente reclinabile anche a tetto chiuso. In questo modo è possibile godersi senza filtri il sublime concerto del V8.

[Photo by Fb fanpage Ferrari]

[st-gallery id=”55feb88b80e21″]

Post correlati

Ferrari 12Cilindri

Ferrari 12Cilindri: un tributo alla storia con tecnologia avanzata

Le nuove Ferrari 12Cilindri e la loro versione Spider incarnano un omaggio vivente alla storica motorizzazione V12, simbolo della prestigiosa casa automobilistica di Maranello. Presentate in un evento esclusivo a Miami Beach, queste supercar promettono un’esperienza di guida senza pari, grazie al loro potente motore aspirato posizionato in posizione centrale-anteriore. La versione coupé della Ferrari

Leggi tutto
Ferrari SP-8

Ferrari SP-8: una one-off totalmente a cielo aperto

La Ferrari ha presentato l’ultimo tassello alla sua serie One-Off, la Ferrari SP-8. Parte del programma Progetti Speciali del marchio e progettato dal Centro Stile Ferrari diretto da Flavio Manzoni, è un V8 a motore posteriore-centrale basato sulla Ferrari F8 Spider da cui eredita layout, telaio e motore. La one-off SP-8 si unisce ai ranghi

Leggi tutto

Iscriviti alla Newsletter