Oggi ho una domanda per voi: sapete davvero che cos’è la trazione integrale? Molti di voi avranno già fatto “sì” con la testa, ma provate a raccontarlo a chi di auto se ne intende poco. E’ come cercare di spiegare il fuorigioco a chi di calcio non sa assolutamente nulla. Impresa titanica.
Per questo motivo oggi voglio approfondire il discorso andando ad analizzare nei minimi particolari il Mercedes-Benz 4MATIC. Si tratta del sistema di trazione integrale ideato dalla casa automobilistica tedesca, che assicura anche (e non solo) su strade normali maggiore dinamica, più comfort e sicurezza. Pensateci un istante: guidare senza problemi su ogni tipo di strada grazie alla propria auto. Intelligenza su quattro ruote messa al servizio di chi ama viaggiare con la propria auto. Viene da esclamare (perdonatemi, hashtag tra i più usati su internet) #tantaroba.
Proseguo: la gamma 4×4 Mercedes-Benz si è estesa, a partire da marzo 2014, ad oltre 70 modelli, dalle compatte ai suv fino ai fuoristrada. Il peso del sistema 4MATIC risulta essere il più leggero rispetto alle versioni a trazione integrale “tradizionali” e consente alla guida una grande versatilità. Rispetto alle versioni a trazione integrale dei competitor il peso di questo sistema arriva ad essere fino al 25% inferiore, con la conseguenza diretta di un impatto relativamente contenuto sui valori di consumo di emissioni. [Sito ufficiale Mercedes-Benz – Mecedes-benz.it]
Come funziona il sistema Mercedes-Benz 4MATIC?
Ecco cosa accade: l’albero di trasmissione in uscita dal cambio porta il moto ai semiassi e di conseguenza alle ruote motrici. L’organo che collega l’albero di trasmissione con i semiassi è il differenziale, che ripartisce la potenza in base alle necessità. Questo garantisce partenze e accelerazioni in sicurezza, anche su fondo stradale non ottimale o in condizioni atmosferiche avverse.
Va inoltre sottolineato che la trazione integrale 4MATIC è sempre attiva: la coppia si distribuisce automaticamente tra asse anteriore e posteriore a seconda dell’esigenza del momento. Abbiamo quindi tra le mani un’auto in grado di capire i cambiamenti delle condizioni stradali. Ora sedetevi al tavolo con un amico che nulla sa di auto e spiegategli questo sistema: resterà di certo a bocca aperta. A me accade sempre.
Che cos’è il differenziale e come funziona?
Ogni corpo che affronta una curva avrà una determinata velocità e percorrerà un arco in dipendenza dal raggio della curva stessa. Mercedes-Benz ci aiuta con un esempio davvero calzante: gli 800 metri dell’atletica, dove i partecipanti hanno partenze sfalsate. In particolar modo chi è più interno alla curva parte più dietro di chi è più esterno. Questo consente, alla fine della competizione, di far percorrere a tutti i partecipanti la stessa distanza.
In una vettura le ruote sono vincolate in un assale: in curva conta che tutte riescano a percorrerla a velocità differente, in modo da mantenere la direzionalità della stessa. Il differenziale serve proprio a questo: permette alle ruote di uno stesso asse di ruotare (e quindi correre) a velocità diversa. Un unico “cervello” per quattro ruote, che possono così adattare la propria corsa in modo da mantenere stabile l’auto. Se ci pensi davvero è sbalorditivo.
Limiti del differenziale tradizionale
Il differenziale tradizionale ha dei limiti: in caso di fondo ghiacciato la ruota con scarsa aderenza può slittare e quindi girare a vuoto, così da assorbire tutta la potenza e impedire alla macchina di avanzare. Il problema è stato risolto con i differenziali autobloccanti, che permettono di ripartire la coppia in maniera uniforme tra i due semi-assi, evitando che la macchina non riesca da avanzare. Ci sono però dei chiari svantaggi: costo, pesantezza e velocità di reazione. Mercedes-Benz ovvia a tali svantaggi sfruttando il sistema antisbandamento ESP, così da ottenere l’effetto autobloccante semplicemente frenando la singola ruota che sta slittando. Il risultato è un sistema leggero, veloce ed economico.
Il differenziale nella trazione integrale
Per realizzare una trazione integrale servono 3 differenziali: uno (detto centrale), che distribuisce il moto tra l’assale anteriore e quello posteriore, uno tra le ruote anteriori e uno tra le ruote posteriori.
Curiosità: Nel 1987 Mercedes-Benz è stata la prima ad unire questo schema con i differenziali resi autobloccanti tramite l’uso individuale dei singoli freni su un modello Classe E. La trazione integrale diventa così un elemento di sicurezza e confort per auto normali in situazioni di bassa aderenza e non più una dotazione per fuoristrada da montagna.
Mercedes-Benz: due tipologie di trazione integrale
1) Trazione integrale part-time (modell Classe A, Classe B, Classe CLA e Classe GLA). La macchina funziona in condizioni normali di aderenza da trazione anteriore. Il differenziale centrale si attiva solo se le ruote davanti tendono a slittare, e trasmette nel caso la trazione anche sulle ruote posteriori.
2) Trazione integrale full-time (le altre gamme): tutte e quattro le ruote motrici sono sempre attive. Il sistema part-time è stato sviluppato con asse posteriore torque-on-demand: l’attivazione del sistema di trazione integrale 4MATIC avviene sempre secondo il principio “all’occorrenza sempre, ma il più raramente possibile”. Ciò significa che se le condizioni generali lo consentono, i modelli compatti sfruttano la modalità di trazione anteriore per via del contenimento dei consumi che questa garantisce. Non appena la situazione di marcia lo richiede, sull’asse posteriore viene trasferita una coppia motrice adeguata alla specifica situazione. Il contrario avviene naturalmente in modo altrettanto rapido: non appena la coppia motrice che agisce in via supplementare sull’asse posteriore non è più necessaria (ad esempio in caso di brusche frenate con intervento dell’ABS) la catena cinematica posteriore viene disattivata e la coppia ridotta a zero.
UTILE SAPERE CHE: Il sistema di trazione integrale Mercedes-Benz 4MATIC si attiva sempre all’occorrenza. Cosa vuol dire? Se le condizioni generali lo consentono, i modelli compatti sfruttano la modalità di trazione anteriore per via del contenimento dei consumi che questa garantisce, le altre mantengono il feeling da trazione posteriore pur con tutta l’efficacia della trazione integrale.
3 cose da tenere presenti
1) Il Mercedes-Benz 4Matic è quindi utile non solo in condizioni estreme ma anche nella guida di tutti i giorni. Il target è trasversale: uomo, donna, giovane, padre di famiglia, libero professionista e chi_più_ne_ha_più_ne_metta. Non importa chi tu sia o cosa fai nella vita. Tutti devono poter guidare in sicurezza, senza nessuna eccezione.
2) Ci troviamo di fronte a una tecnologia di alto livello che ha visto studi e innovazioni costanti negli ultimi 30 anni da parte del brand tedesco. Alla base di tutto c’è l’esperienza di un brand considerato una vera icona del mondo a quattro ruote.
3) La cosa più importante è sempre toccare con mano. Da piccolo dicevo di a mia madre di non amare i peperoni, ma la verità è che non li avevo mai mangiati. In questo caso (decisamente più serio) provare l’auto e il sistema 4Matic è fondamentale, per rendersi conto della stabilità dell’auto in curva e non solo. Per quanto mi riguarda il test-drive è stato illuminante in tal senso. Consiglio a tutti una prova per capire effettivamente l’utilità nella guida di tutti i giorni, non solo su strade “ostili” (cliccate qui per richiedere un test drive).
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