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Expo 2015: cosa e dove mangiare spendendo pochi euro

Expo 2015 Milano
E' possibile mangiare all'Expo 2015 di Milano spendendo pochi euro? Noi ci siamo riusciti. Qualche consiglio utile da seguire se organizzate una visita.

Sul web si trovano migliaia di post su Milano Expo 2015. Ho fatto una prova poco fa su Google News e il risultato è stato di oltre 21 milioni. Su Google la keyword “Milano Expo 2015” ne conta più di 24 milioni. Ma ne manca ancora uno. Questo. Lo scrivo dopo la mia seconda visita al Expo 2015. Perché vale la pena fare visita all’Esposizione Universale di Milano solo se si prova il cibo di paesi lontani e (per molti) sconosciuti.

Quanto costa mangiare a Expo 2015?

Molti visitatori si lamentano per i prezzi troppo alti, ma cercando bene è possibile mangiare con pochi euro. Riporto qui la mia esperienza, sperando che possa tornare utile a qualcuno. Perché si può mangiare bene con circa 10 euro a testa. Ecco cosa e dove mangiare.

Volete provare qualcosa di nuovo? Vi consiglio di fare un giro al Cluster del riso (padiglione 37) dove trovate il Laos. Lì potete mangiare con soli 10 euro un menù completo: Spicy Luang-Prabang Sausage (salsiccia tradizionale), una ottima insalata di papaya e dello Sticky Rice per accompagnare il tutto. Da bere un ice tea tradizionale (Roselle o Lemon-Grass). Aggiungendo 1 euro avrete per una Beer Lao.

Attorno ai 10 euro la spesa al padiglione 33 del Vietnam. Non ho assaggiato nulla, ma l’aspetto era ottimo. Va detto che sto parlando di classico street food. Per contenere i costi vanno evitati i ristoranti allestiti nei padiglioni. Il più delle volte ci si trova di fronte a piatti che non hanno niente di speciale rispetto a un locale messicano, spagnolo o argentino che potete trovare a Milano (o in qualsiasi altra città).

Nel Cluster delle spezie (padiglione 64) trovate l’Afghanistan. Con 14 euro abbiamo mangiato in due: per la precisione dei Bichack (fagottini ripieni di carne) e delle panelle fritte ripiene di porro dal nome impronunciabile. Il tutto accompagnato da salsa di yogurt o salsa piccante. Da bere succo di mango. Insomma, come è possibile constatare, basta guardarsi attorno per mangiare qualcosa di originale e non spendere cifre folli.

Vi segnalo anche il bellissimo stand dedicato al vino italiano. Si trova lungo il Cardo sulla destra, guardando l’albero della vita. Se avete caldo fateci un giro, è il più fresco di tutto l’Expo. Garantito. Al piano superiore sono presenti 1300 vini da tutta Italia. Con 10 euro potete degustarne tre.

Arriva il caldo torrido, quindi mi sembra giusto segnalarvi anche il padiglione 123 degli Stati Uniti. Il piano terra è molto fresco ed è divertente da visitare.

Torniamo al cibo. Se passate dal Oman (padiglione 149) potete mangiare per 7 euro uno Shawarma: simile al gyros greco o al doner kebab turco. Pollo o agnello servito con pomodori e insalata il tutto arrotolato nel pane arabo. Non andate al ristorante. Trovate lo street food sul lato sinistro del padiglione guardando l’ingresso del ristorante.

Se siete in quattro al padiglione (145) dell’Estonia è possibile mangiare con 14 euro a testa un menù tradizionale. Le info trovate sul web in merito alla cucina estone non mi hanno stregato, quindi ho proseguito. Ma se qualcuno passa di lì mi faccia sapere. Potrei decidere di farci un salto la prossima volta.

Un po’ caro lo street food in Indonesia (padiglione 150). Con 10 euro potete provare un Nasi Goreng. Si tratta di un piatto unico a base di riso con carne di pollo e gamberetti. Oppure verdure e manzo. La porzione è dignitosa, ma a mio avviso costa troppo.

Al padiglione (84) del Regno Unito ho dato un’occhiata ai fish and chips. Costano 8 euro e il piatto è servito in versione “ristorante”. Avrei preferito un sacchetto bello unto. Comunque alcuni turisti seduti al bar si dicevano soddisfatti della scelta.

Expo 2015: il ristorante giapponese è davvero caro?

Ora passiamo al tanto atteso Giappone (padiglione 133). E’ vero. Costa un botto, ma se si usa la testa si può mangiare bene senza spendere 100 euro. Una cosa la dico: mai mangiato del sushi di tonno (3 pezzi 8 euro!) così buono in tutta la mia vita. Probabile mi possa capitare solo a Tokyo. Per il resto consiglio di fare una visita e optare per il Kakiage. Un rice burger di pesce e verdure. Ve la cavate con 12 euro. A 10 euro trovate il Teriyaki burger con manzo. I giapponesi sono i più organizzati e (chiaramente) tecnologicamente avanzati. Arrivate al ristorante, inserite la vostra carta di credito in uno dei computer presenti nel ristorante e scegliete cosa mangiare. Il terminale vi stampa lo scontrino e un codice. Vi basta aspettare di vederlo su uno dei display per poi andare a prendere il vostro vassoio. Camerieri e cuochi sono tutti gentili e con il sorriso stampato sul viso. Applausi.

Ora passiamo ai dolci. Al padiglione (134) della Slovacchia trovate il Trdelnik. Molti credono sia ceco, ma in realtà fa parte della tradizione slovacca. E’ un rotolo di pasta dolce e lievitata che si arrostisce sopra il fuoco: lo trovate a 5 euro.

Volete qualcosa di fresco? Al padiglione della Bielorussia (42) trovate il gelato con wodka a 3 euro.

Infine il caffè: al Cluster del caffè (58) passate dal Burundi. Con 1 euro potete assaggiare la loro miscela. E’ un po’ lungo, ma molto saporito. Oppure in Qatar (padiglione 137) il caffè arabo con 1,50 euro. Non ha il colore del caffè, ma si sentono tantissimi profumi. Merita. Qui evitate i dolci, non hanno niente di speciale. Sono fondamentalmente dei muffin serviti con frutta e datteri. [Che cosa sono i Cluster]

Una curiosità sul padiglione Coca-Cola

Una Coca-Cola gratis al Expo 2015? Fate visita al padiglione della bevanda più famosa del mondo. A fine giro potete gustare una Coca-Cola scegliendo tra oltre 80 diversi gusti da un distributore computerizzato. Questo è tutto dal Expo 2015, almeno per adesso. Se avete qualcosa da aggiungere i commenti qui sotto servono proprio a questo. Diamoci una mano. Mangiare bene, spendere poco. Il gioco è questo.

[Photo Expo 2015 by Stylology.it]

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